In quasi tutte le famiglie si può trovare un personaggio, che per interessi o per carattere, si distingue da tutti gli altri suoi consanguinei. È così che funziona anche nella famiglia dei gas nobili o gas rari. Insieme agli altri suoi parenti stretti, l’Elio, il Neon, il Kripton, lo Xenon e il Radon, l’Argon è solito organizzare bellissime gite, e ogni volta, quando gli altri li vedono arrivare, subito li identificano come “quelli del gruppo 18” e lui occupa pure il posto 18 a Tavola!
Primo Levi, ne Il sistema periodico, ci ricorda il soprannome dell’Argon, l’Inoperoso, ma quanto pregiudizio in queste parole e chissà chi fu il primo a pensare questo.
Da che ne abbiamo memoria Argon è sempre stato un tipo stabile, inodoroso e anche insapore. Figuratevi, ci ha sempre tenuto ad apparire al meglio. È inoltre un gran lavoratore, ama collaborare e mettere naso in un sacco di progetti! Pensate, fin da piccolo si è sempre interessato all’illuminotecnica, che è quella disciplina che si occupa dell’illuminazione degli spazi interni ed esterni, ed è grazie alla sua innata stabilità se non reagisce in malo modo con i filamenti incandescenti delle lampadine, nemmeno ad alte temperature, quando pure l’azoto biatomico diventa instabile.
Argon ha sempre amato occuparsi degli altri, corre in caso di incendio ad aiutare a spegnere il fuoco o nelle sale chirurgiche viene utilizzato allo stato liquido per distruggere le cellule cancerose, e nella chirurgia endoscopica dove consente un’emostasi rapida e poco invasiva per arrestare eventuali sanguinamenti e per trattenere il sangue nei vasi danneggiati.
Quanti sono gli interessi di Argon!