L’azoto, il numero 7 della Tavola Periodica, è un gas inodore, incolore, insapore.
Come impariamo fin dai banchi di scuola, è uno dei principali elementi dell'aria, costituita per il 20,95% da ossigeno e per il 78,09% da azoto.
Dato che per respirare ci serve l'ossigeno potrebbe sembrare che l'azoto sia tutto sommato inutile; invece è importantissimo e, grazie alle sue proprietà, trova numerose applicazioni in ambito industriale.
Nell'aria l'azoto compensa la giusta quantità di ossigeno ma non influisce sui sistemi biologici, perché è inerte, ossia non reagisce chimicamente con i sistemi viventi. Grazie a questa sua proprietà, oggi, molti imballaggi alimentari vengono fatti in atmosfera di azoto, consentendo di prolungare la freschezza dei prodotti ed evitando, appunto, l'ossidazione naturale.
Tutte le volte che c'è il rischio di un incendio o dove si vuole evitare l'insorgere di reazioni di ossidazione, lavorare in atmosfera di azoto rende le produzioni chimiche più sicure per i lavoratori e l'ambiente. Ma l'azoto ha anche un'altra interessante caratteristica: ha un punto di ebollizione molto basso, -195,82 °C. Una volta ridotto allo stato liquido, l’azoto necessita di grandi quantità di calore per poter evaporare.
Grazie a questa proprietà l’azoto liquido può essere utilizzato come efficace refrigerante in molte applicazioni dove sia necessario mantenere temperature così basse. Ad esempio, il futuro delle cure mediche biotecnologiche sarà possibile anche grazie alla conservazione di materiale genetico in azoto liquido.
Insomma, l’azoto ci consente di conservare i cibi, di evitare incendi, di guarire malattie una volta incurabili. Cosa volete di più?