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L’Oréal-UNESCO premiano le migliori scienziate under 35

15 giugno 2023
news loreal
Dal cibo del futuro ai buchi neri, oltre duecento le candidate. Un riconoscimento per lavori in tutti i campi della scienza e della tecnologia

 

Si è svolta la XXI edizione italiana del premio ‘L’Oréal-UNESCO For Women in Science’, il premio internazionale, lanciato nel 1998 da L’Oréal e organizzato insieme alla Commissione italiana per l’Unesco, che assegna ogni anno - anche - borse di studio in ambito scientifico a sei ricercatrici under 35.

Dal 1998 il premio consente a un gran numero di scienziate di veder riconosciuto il proprio lavoro, talento e profondo impegno in un campo ancora largamente dominato dagli uomini.
Quest'anno si celebrano anche i 25 anni del programma L’Oréal-UNESCO For Women in Science, che riconosce l’eccellenza scientifica delle ricercatrici a livello nazionale, regionale e internazionale e che ha finora sostenuto più di 4.100 studiose provenienti da oltre 110 Paesi, ispirando le giovani generazioni di donne.

Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia.

In particolare, le vincitrici sono risultate:

  • Francesca Berti, ingegnere biomeccanico che si occupa di dispositivi medici impiantabili
  • Alessandra Biancolillo, chimica analitica che si occupa di metodi chemiometrici
  • Alice Borghese, astrofisica specializzata nello studio delle stelle di neutroni tramite satelliti a raggi X
  • Gloria Delfanti, biotecnologa che si occupa di terapie antitumorali
  • Martina Fracchia, chimica che si occupa dello sviluppo di nuovi materiali per la produzione di energia
  • Arianna Renzini, fisica teorica specializzata nello studio del fondo di onde gravitazionali

L’evento ha rappresentato una preziosa occasione per approfondire tematiche connesse alle carriere, alle opportunità, ai metri di giudizio e alla selezione, fornendo una visione dettagliata sul gender gap che ancora segna le scelte e le storie di tante donne di scienza.

Durante la cerimonia è intervenuta Eugenia Maria Roccella ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità con un messaggio video dove ha parlato dell’effetto Matilda che fa riferimento alla negazione o alla minimizzazione dei risultati scientifici conseguiti da donne i cui studi vengono attribuiti a colleghi uomini, non per la qualità scientifica, ma per motivi di genere.