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Buon compleanno Polipropilene!

11 marzo 2020
Agenda Natta
Sessantasei anni fa, l’11 marzo del 1954, S. Eraclio, Giulio Natta scriveva con calligrafia minuta sulla sua agenda “fatto il polipropilene” ...
Sessantasei anni fa, l’11 marzo del 1954, S. Eraclio, Giulio Natta scriveva con calligrafia minuta sulla sua agenda “fatto il polipropilene”. 
La prima reazione fu fatta nei laboratori del Dipartimento di Chimica e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano. 
Il Polipropilene è uno dei prodotti italiani che ha conquistato il mondo. 
La rilevanza della scoperta non fu tanto nella polimerizzazione del propilene, all’epoca un “inutile” sottoprodotto del cracking catalitico, ma nel fatto di poter controllare la struttura spaziale del polimero ottenendo una struttura ordinata regolare, che Natta chiamò “polipropilene isotattico” per distinguerlo da quello a struttura amorfa. 
La struttura chimica ordinata conferisce al polipropilene isotattico un’elevata cristallinità, foriera delle sue straordinarie proprietà meccaniche che ne fanno oggi uno dei polimeri più rilevanti nell’economia mondiale (se ne producono 85 milioni di tonnellate corrispondenti a circa 10 kg/abitante, per un valore di 145 miliardi di dollari che fa sì che da solo rappresenti lo 0.15% del prodotto interno lordo del mondo). 

Anche in questi momenti, il polipropilene dà il suo contributo, essendo il materiale dei filtri delle tanto agognate mascherine antivirus.

Per saperne di più scopri la storia di Giulio Natta su Fatti, non fake!