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L'artista che mette il vostro odore in bottiglia

02 marzo 2020
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Grazie ad un mix di chimica e informatica, la ricercatrice del MIT Media Lab Ani Liu รจ riuscita a realizzare un protocollo per ottenere profumi con l'odore delle persone...
Immaginate di imbottigliare il profumo di qualcuno che amate, rendendolo eterno, permettendovi di immergervi nell'amata memoria di quella persona con un respiro.
Ani Liu ha scoperto come rendere realtà questo desiderio fantascientifico.

Liu è un'artista che usa la scienza e la tecnologia per sviluppare esperienze multisensoriali. Il suo lavoro ricorre a strumenti utilizzati in architettura, alla realtà aumentata e alla biologia sintetica, creando un'arte che esamina gli effetti sociali, culturali ed emotivi di queste tecnologie emergenti.

Abbiamo incontrato Liu, una diplomata del MIT Media Lab, per parlare con lei di come è riuscita a imbottigliare l'odore dei suoi genitori e di che cosa significa guardare le cose con gli occhi di qualcun'altro.

Che cosa l'ha spinta a fondere arte e tecnologia?
Essendo una cino-americana di prima generazione è stato sempre importante per me e i miei genitori migliorare le conoscenze di matematica, scienza e STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Ho iniziato studiando architettura e imparando a conoscere tutti gli strumenti usati dagli architetti per disegnare gli edifici, come ad esempio Rhino o AutoCast (due software per realizzare disegni e progetti al computer, ndr).

Sono diventata davvero interessata a come gli strumenti che usiamo influenzano il disegno, il che mi ha fatto pensare a tutti i modi in cui le tecnologie plasmano i nostri comportamenti.

Quando sono arrivata al MIT Media LAB pensavo di realizzare tecnologie indossabili. Ho iniziato a confrontarmi con esperti di biologia di sintesi ed ero talmente ossessionata dall'idea del post-umanesimo e di ciò che significa estendere la cognizione e i sensi umani con degli strumenti.
  
Ma, riflettendoci, modificare direttamente i tuoi geni o la tua biologia ha un impatto molto più forte. Ho iniziato ad apprendere nozioni di scienze biologiche e di ingegnerizzazione e ho chiesto: le posso usare per fare dell'arte? Come posso usarle per realizzare qualcosa fortemente influenzato dall'emotività?

E si è dedicata agli odori?
Psicologicamente l'odore è fortemente connesso alla memoria. Mi sono detta: non sarebbe fantastico far crescere una pianta che profuma di mia nonna? Perché non appena ne sentivo l'odore mi sentivo completamente trasportata indietro nel tempo, a quando ero una bambina. Così ci ho lavorato sopra per un po' e questa è stata la parte davvero difficile, ma parte di queste ricerche mi hanno portato a sviluppare un protocollo per ottenere profumi con l'odore di chiunque.

Come ci è riuscita?
Parte del processo consiste nell'estrarre le molecole volatili da ciò che i soggetti scelti hanno indossato e fissarlo in un solvente. C'è stato molto da sperimentare. Ho dovuto testare molti solventi diversi, concetrazioni e settaggi dei processi di distillazione. 

 E' stato piuttosto interessante vedere la cura necessaria per arrivare ad un risultato. Ad esempio, una delle persone su cui ho fatto molti tentativi è stato mio marito. Ho realizzato un sacco di profumi su di lui, fino a quando non ho trovato quello che "sapeva" esattamente di lui. Quando gielo ho fatto annusare però mi ha detto: "Ma questo non odora assolutamente di me, odora come mio fratello ed è un odore disgustoso".

Credo che a vivere nel tuo corpo.. alcune cose diventano invisibili. E' stato interessante scoprire come questi odori sono percepiti quando sono separati dal corpo.

Chi ha "imbottigliato" sino ad oggi?
Circa sei persone: mio marito, me stessa, i miei genitori, un collega di laboratorio e il chimico che mi ha aiutato. Lavorare sui miei genitori è stata un'esperienza emotivamente molto forte... so che arriverà un momento in cui non ci saranno più e questo mi permetteva di creare una loro "capsula del tempo" prima del loro addio. 

Il suo lavoro multi-sensoriale non è limitato all'odore. Ha fatto anche delle sperimentazioni di una "macchina dell'empatia".
Ho realizzato la macchina dell'empatia al tempo in cui sono emersi Google Glass e Oculus Rift. Mi sono chiesta se fosse stato possibile vedere attraverso gli occhi di qualcun'altro. Sono arrivata alla conclusione che fosse possibile e così ho costruito questi occhiali.

Come funziona questa tecnologia?
Ho utilizzato occhiali video, che sono sostanzialmente degli occhialini. Ognuno dei due ha un piccolo schermo al suo interno e ricorre a piccole telecamere e trasmettitori o droni. Li ho "hackerati" e incrociato le frequenze radio in modo tale da farle trasmettere tra di loro.   

Che effetto fa indossarli?
Non appena li provi perdi la tua vista  ed è come andare continuamente contro gli oggetti. Diventi totalmente incorporeo, E' un po' come imparare nuovamente a camminare.

Dopo un po' diventi connesso in maniera cibernetica con l'altra persona che indossa gli occhialini. Sono andata a sbattere contro il bidone delle spazzatura e l'altra persona che indossava la mia vista si è girata al rumore e così mi sono vista camminare contro il bidone. E' stato interessante vederci diventare degli animali connessi tra loro, davvero dipendenti l'uno dall'altro.

Fonte: National Geographic