Grazie ad un mix di chimica e informatica, la ricercatrice del MIT Media Lab Ani Liu รจ riuscita a realizzare un protocollo per ottenere profumi con l'odore delle persone...
Immaginate di imbottigliare il profumo di qualcuno che amate, rendendolo
eterno, permettendovi di immergervi nell'amata memoria di quella
persona con un respiro.
Ani Liu ha scoperto come rendere realtà questo desiderio fantascientifico.
Liu è un'artista che usa la scienza e la tecnologia per sviluppare
esperienze multisensoriali. Il suo lavoro ricorre a strumenti utilizzati
in architettura, alla realtà aumentata e alla biologia sintetica,
creando un'arte che esamina gli effetti sociali, culturali ed emotivi di
queste tecnologie emergenti.
Abbiamo incontrato Liu, una diplomata del MIT Media Lab, per parlare con
lei di come è riuscita a imbottigliare l'odore dei suoi genitori e di
che cosa significa guardare le cose con gli occhi di qualcun'altro.
Che cosa l'ha spinta a fondere arte e tecnologia?
Essendo una cino-americana di prima generazione è stato sempre
importante per me e i miei genitori migliorare le conoscenze di
matematica, scienza e STEM (Science, Technology, Engineering and
Mathematics). Ho iniziato studiando architettura e imparando a conoscere
tutti gli strumenti usati dagli architetti per disegnare gli edifici,
come ad esempio Rhino o AutoCast (due software per realizzare disegni e
progetti al computer, ndr).
Sono diventata davvero interessata a come gli strumenti che usiamo
influenzano il disegno, il che mi ha fatto pensare a tutti i modi in cui
le tecnologie plasmano i nostri comportamenti.
Quando sono arrivata al MIT Media LAB pensavo di realizzare tecnologie
indossabili. Ho iniziato a confrontarmi con esperti di biologia di
sintesi ed ero talmente ossessionata dall'idea del post-umanesimo e di
ciò che significa estendere la cognizione e i sensi umani con degli
strumenti.
Ma, riflettendoci, modificare direttamente i tuoi geni o la tua biologia
ha un impatto molto più forte. Ho iniziato ad apprendere nozioni di
scienze biologiche e di ingegnerizzazione e ho chiesto: le posso usare
per fare dell'arte? Come posso usarle per realizzare qualcosa fortemente
influenzato dall'emotività?
E si è dedicata agli odori?
Psicologicamente l'odore è fortemente connesso alla memoria. Mi sono
detta: non sarebbe fantastico far crescere una pianta che profuma di mia
nonna? Perché non appena ne sentivo l'odore mi sentivo completamente
trasportata indietro nel tempo, a quando ero una bambina. Così ci ho
lavorato sopra per un po' e questa è stata la parte davvero difficile,
ma parte di queste ricerche mi hanno portato a sviluppare un protocollo
per ottenere profumi con l'odore di chiunque.
Come ci è riuscita?
Parte del processo consiste nell'estrarre le molecole volatili da ciò
che i soggetti scelti hanno indossato e fissarlo in un solvente. C'è
stato molto da sperimentare. Ho dovuto testare molti solventi diversi,
concetrazioni e settaggi dei processi di distillazione.
E' stato piuttosto interessante vedere la cura necessaria per arrivare
ad un risultato. Ad esempio, una delle persone su cui ho fatto molti
tentativi è stato mio marito. Ho realizzato un sacco di profumi su di
lui, fino a quando non ho trovato quello che "sapeva" esattamente di
lui. Quando gielo ho fatto annusare però mi ha detto: "Ma questo non
odora assolutamente di me, odora come mio fratello ed è un odore
disgustoso".
Credo che a vivere nel tuo corpo.. alcune cose diventano invisibili. E'
stato interessante scoprire come questi odori sono percepiti quando sono
separati dal corpo.
Chi ha "imbottigliato" sino ad oggi?
Circa sei persone: mio marito, me stessa, i miei genitori, un collega di
laboratorio e il chimico che mi ha aiutato. Lavorare sui miei genitori è
stata un'esperienza emotivamente molto forte... so che arriverà un
momento in cui non ci saranno più e questo mi permetteva di creare una
loro "capsula del tempo" prima del loro addio.
Il suo lavoro multi-sensoriale non è limitato all'odore. Ha fatto anche delle sperimentazioni di una "macchina dell'empatia".
Ho realizzato la macchina dell'empatia al tempo in cui sono emersi
Google Glass e Oculus Rift. Mi sono chiesta se fosse stato possibile
vedere attraverso gli occhi di qualcun'altro. Sono arrivata alla
conclusione che fosse possibile e così ho costruito questi occhiali.
Come funziona questa tecnologia?
Ho utilizzato occhiali video, che sono sostanzialmente degli occhialini.
Ognuno dei due ha un piccolo schermo al suo interno e ricorre a piccole
telecamere e trasmettitori o droni. Li ho "hackerati" e incrociato le
frequenze radio in modo tale da farle trasmettere tra di loro.
Che effetto fa indossarli?
Non appena li provi perdi la tua vista ed è come andare continuamente
contro gli oggetti. Diventi totalmente incorporeo, E' un po' come
imparare nuovamente a camminare.
Dopo un po' diventi connesso in maniera cibernetica con l'altra persona
che indossa gli occhialini. Sono andata a sbattere contro il bidone
delle spazzatura e l'altra persona che indossava la mia vista si è
girata al rumore e così mi sono vista camminare contro il bidone. E'
stato interessante vederci diventare degli animali connessi tra loro,
davvero dipendenti l'uno dall'altro.
Fonte:
National Geographic