Lo conosciamo come materiale utilizzato nell’artigianato e nella numismatica, nei fili elettrici e nelle tubazioni.
Ventinovesimo abitante della Tavola Periodica,
buon conduttore di calore e elettricità, molto apprezzato da architetti e designer per la sua
resistenza,
il rame è stato uno dei primi metalli usati dall'uomo e ha accompagnato le tappe della nostra civilizzazione.
Quanti sanno che
il rame è presente anche nel nostro organismo? In un adulto se ne trovano circa
100 mg, concentrati per lo più nel
fegato, nelle
ossa e nei
muscoli, nel
cervello, nei
reni e nel
cuore.
Fra le sue numerose attività è inclusa la
partecipazione al metabolismo energetico e alla produzione dei globuli rossi, delle ossa e dei tessuti connettivi.
Inoltre è coinvolto nella
pigmentazione di pelle e capelli, influenza il funzionamento del cuore e esercita un'azione
antiossidante, proteggendo così le cellule dai danni dei radicali liberi.
Il fabbisogno giornaliero stimato per un adulto è compreso tra 1,5 e 3 mg.
Proprietà fantastiche, ma dove trovarlo? Buone “fonti” di rame possono essere i
cereali e le
noci (in particolare gli anacardi e le noci del Brasile), la
carne (fegato e reni), i
crostacei e i
legumi (piselli e fagioli) e i
semi.
Una curiosità: anche il
cioccolato è ricco di rame!
Ma
come le storie più interessanti, anche quella del rame non finisce qua, anzi, è in continua evoluzione sia dal punto di vista
tecnologico che
normativo nei processi di rivalutazione tossicologica ed ambientale degli agrofarmaci.