"La fotosintesi clorofilliana”, quasi uno scioglilingua, che ci accompagna fin dai primi anni di studio arricchendosi di dettagli sempre più complessi con il passare del tempo. Protagonisti di questo fenomeno - semplificando - sono le piante, il sole, l’acqua e l’anidride carbonica. E fino a qui, tutto bene.
Forse non tutti sanno però che
nella clorofilla, il pigmento verde presente nei cloroplasti delle foglie,
è contenuto il magnesio, dodicesimo abitante della Tavola Periodica degli elementi. La clorofilla è la molecola chiave della fotosintesi: è per mezzo di essa, infatti, che viene catturata l'energia luminosa del sole, poi trasformata in energia chimica.
Il magnesio ha quindi un ruolo chiave nella fotosintesi perché se la pianta non si approvvigiona di questo elemento non potrà sintetizzarlo e svolgere così il processo!
Il magnesio è un minerale essenziale, tra gli elementi maggiormente presenti al mondo insieme a sodio, potassio, calcio:
costituisce da solo oltre il 2% della crosta terrestre. Il nome prende origine da una prefettura della Tessaglia chiamata
Magnesia.
Già nell’Antica Grecia se ne apprezzavano le proprietà al punto di considerarlo una panacea, capace di guarire ogni male, ma solo
nel 1755 l’inglese Joseph Black riconobbe il magnesio come elemento, attribuendogli il simbolo chimico Mg.